lunedì 11 aprile 2011

CRONACA GALLO CAFE' - AURORA CASTIGLIONE

SOMMA LOMBARDO – Cominciamo dalla fine, dalle pacche sulle spalle e dai festeggiamenti nello spogliatoio: chi mai si sarebbe immaginato che, in una partita sulla carta impossibile, nello scontro sul campo degli imbattibili capo classifica del Gallo, l’Aurora Castiglione avrebbe tirato fuori dal cilindro il classico coniglio? Certo ci si sperava. Anzi, si era certi che, come già avevano saputo fare in tutto il girone di ritorno, i gialloblù avrebbero firmato una buona prestazione. La differenza di motivazioni e il valore – assoluto – dell’avversario sembravano in ogni modo chiudere il pronostico proprio a favore dei biancoblù, fino a sabato capaci di vincere diciassette delle ventidue contese disputate, perdendone una sola. E i timori di chi ha visto la gara parevano trovar conferma nel primo tempo, quando una squadra un po’ troppo molle, sicuramente in difficoltà, non poteva far altro che chinare il capo davanti alle folate offensive dei probabili futuri campioni. L’Aurora era anche riuscita a passare in vantaggio (bravo Pol a provarci da fuori e non impeccabile Pino Curia nella copertura del secondo palo) ma poi, in balia delle onde – e delle accelerazioni dello sgusciante Nasser – era presto stata surclassata. La prima della classe aveva infatti ristabilito quasi immediatamente l’equilibrio con un’incursione della sua velenosissima punta, per poi prendere il largo grazie a un contropiede concretizzato da Nasser (Cuscu in ritardo) e un eurogol dell’ispiratissimo Mastrototaro (Ulisse non impeccabile). A quel punto però, quando il più sembrava fatto, ecco che la capolista s’è lasciata travolgere dal nervosismo e, anche, sorprendere dalla reazione rabbiosa del Castiglione. Caricati da un Roby determinatissimo, e deciso, in un modo o nell’altro, a tornare a casa con lo scalpo di qualche avversario (anzi, di un avversario ben preciso) i gialloblù hanno infatti scelto di mostrare davvero quello di cui sono capaci. Così, cambiato l’assetto tattico e regalato al Degio (fuori nel primo tempo per scelta tecnica) il giusto palcoscenico, hanno cominciato a fare a sportellate e a graffiare i rivali. Oltre che per il carattere e la rabbia profusa da Roby, la contesa ha “svoltato” per un episodio ben preciso, subito dopo l’intervallo: lancio lungo, il Degio serve di prima il Pazzo, il quale, sempre al volo, riduce le distanze. Senza l’immediato gol del 2-3 la ripresa avrebbe potuto trascinarsi stanca per un pezzo, permettendo così al Gallo di gestire il risultato. Il punto siglato da Davide ha invece spazzato via tutte le certezze della capolista, rimettendo di fatto tutto in discussione. E proprio sugli improvvisi dubbi dei biancoblù l’Aurora ha costruito il suo piccolo miracolo. Con un attaccante in grado di fare da sponda, ma anche di tenere palla e dare così respiro alla manovra, i pur sbilanciatissimi gialloblù (a un certo punto sulle fasce c’erano Campa e il Pazzo) hanno iniziato a giocare davvero. E a fare male. Per il pari è stata solo questione di tempo; poco a dire la verità. Già a metà della seconda frazione, l’equilibrio è infatti stato ristabilito. Merito di Campa, bravo a liberarsi sulla destra e a crossare in mezzo e merito anche del Degio, il quale approfittando di un’uscita non certo impeccabile del portiere rivale, è salito in cielo (non è vero, ma ci stava nella descrizione del gol) e, di testa, ha bucato la rete. Incassato il terzo gol i padroni di casa hanno avuto una reazione d’orgoglio e, a testa bassa, hanno ripreso ad attaccare. Tutto quel che sono riusciti a ottenere è, tuttavia, stato solo un calcio d’angolo. Niente di che, direte voi. E invece proprio su quel corner, complice un’imperfetta marcatura di Roby, il capitano biancoblù ha siglato il 4-3. Neanche il nuovo vantaggio ha in ogni caso riportato la tranquillità tra le fila del Gallo. Con Mastrototaro pronto a litigare con ogni compagno e il mister a urlare a ogni errore, la capolista ha anzi proseguito senza troppa lucidità. Ed è capitolata nuovamente. Dopo un errore colossale di Pol, sciagurato nello sparacchiare fuori a un paio di metri dalla porta, ancora il Degio, questa volta in versione rapace d’area, ha trovato il pertugio giusto e ha timbrato il nuovo pari. Alla fine mancava solo una manciata di minuti ma, con l’inerzia della gara a proprio favore, i gialloblù non hanno smesso di crederci. E sono stati premiati: Pol, libero a venti metri dalla porta, ha azzeccato lo stop giusto e sparato di prima intenzione. La conclusione, forte ma centrale, ha sorpreso Curia, il quale, poco reattivo, ha visto la palla passargli in mezzo alle gambe per il definitivo 4-5. Dopo un recupero interminabile quelli dell’Aurora hanno potuto esternare la propria gioia, osteggiati e di sicuro non compresi dagli ancora increduli padroni di casa. Che dire: il Gallo ha gettato alle ortiche la possibilità di chiudere i conti in campionato con una condotta di gara poco accorta. I biancoblù hanno pagato a caro prezzo le scenate di Mastrototaro, che hanno tolto loro tranquillità e sono caduti vittima delle loro stessa tattica: le costanti e spessissimo inopportune proteste e le sistematiche perdite di tempo hanno solo avuto l’effetto di svegliare i gialloblù, i quali, sentendosi presi in giro, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, inseguendo una vittoria tanto prestigiosa quanto poco utile per la loro classifica. La prima della classe è ancora la favorita numero uno per la conquista del titolo. Un calendario per nulla semplice la costringerà però a soffrire per un mese ancora. Almeno fino all’ultima giornata, quando, scherzi del calendario, potrebbe giocarsi tutto nella tana del Castiglione...

16 commenti:

  1. M'è venuto da piagne...
    Pappa

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  2. Mi aspettavo almeno un commento sull'abbigliamento da bagnino di Pol.... INGUARDABILE!!!!!!!!!!!!!!!!!! :-)

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  3. ma del duo comico Colombo-De Giorgi, ne vogliamo parlare?
    Andrea Perri

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  4. Cazzo, Iggiu, hai ragione! Va beh, allora facciamo che gli si leva un punto dal voto!!!
    Anche tu, Andrea, non hai tutti i torti, però davvero non me la sono sentita di scrivere pure del dopopartita: non ho preso appunti e avrei finito col tralasciare molto. Mi ricordo solo gli educatissimi discorsi di Roby - il quale, tra l'altro, sono certo stia ancora dormendo sul divano - e un Tibi steso dai dolori addominali.
    Berna

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  5. Porco..... Caz..... Min..... Put...... Tr...... Porca.....
    Campa

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  6. Comunque gli occhiali di Pol, pur essendo inguardabili, non hanno nulla a che vedere con quelli di coach Iggiu, che per misericordia di Nostro Signore, sono andati dispersi!Aleandro Baldi ancora piange...
    Dario Perri da Torino

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  7. Vai a cagare Dario Perri.... Gli occhiali del mio mister preferito erano bellissimi!!!!!!!
    Ray Charles

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  8. Sopratutto li vedevo bene abbinati alla coppola invernale di Tibi:-)
    Andrea Bocelli

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  9. il mio prossimo obiettivo sarà eliminare anche quei ridicoli Reiband(scritto in questo modo perchè acquistati a Napoli!), che portano Polifemo e Giulio Pizza!
    Manuel Carrara

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  10. Calma, una cosa alla volta..... Già siamo riusciti a cambiare lo stile delle mutande.... Piano piano arriveremo a dare una sistemata anche a tutto il resto :-)
    Marco "Zola" Lorena

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  11. Sì e poi magari far utilizzare altri sostantivi e/ aggettivi al posto dei vari porco... e dio... sciorinati da Marco Crosta i allenamento!
    Don Tarcisio

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  12. Ci vediamo al ritorno da uno che ha giocato in promozione!
    Mastrototaro#17

    p.s.scusate,ò sbajato qui er nome nun lo dovevo mette...

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  13. C c c c c che squadra di pagliacci.
    Fabio Gino

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  14. Se per caso trovate un post firmato il vero Pappa, non fidatevi, il vero Pappa sono io!
    IL VERO PAPPA

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  15. ciao ragazzi sabato ci presentiamo nella vostra tana da CAMPIONI.

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