martedì 29 marzo 2011

CRONACA OLCELLESE - AURORA CASTIGLIONE

OLCELLA – Buona partita, bella prestazione e zero punti: ecco il risultato che non t’aspetti di commentare. Che non vuoi commentare, soprattutto tenendo conto dell’accesa rivalità tra l’Olcellese, domenica rimessasi a correre all’inseguimento della qualificazione alla fase regionale del campionato e un’ottima Aurora Castiglione, caduta dopo un paio di risultati positivi. La complicata trasferta di domenica mattina, resa ancora più difficile dal cambio dell’ora, s’è rivelata incredibilmente amara per i gialloblù, per trequarti d’ora padroni assoluti del campo ma, al tirar delle somme, costretti a inchinarsi a una rivale ben più concreta.
Pronti, via, Tibi e soci hanno immediatamente cominciato a martellare i biancoblù e, puntando sul Degio, perfettamente calatosi nel ruolo di boa, i gialloblù sono arrivati a concludere almeno due, tre volte già nei primi dieci minuti. Peccato che il pallone sia praticamente sempre finito sui piedi di un Pol poco ispirato e, nell’occasione, anche assolutamente impreciso. Così le occasioni sono sfumate, lasciando l’amaro in bocca agli ospiti. Un’altra palla gol fallita e una punizione battuta con leggerezza sempre da Pol hanno poi cominciato a far sentir puzza di bruciato dalle parti della panchina: che la giornata non fosse fortunatissima lo si stava infatti cominciando a intuire. Che la giornata fosse addirittura perfetta per le beffe lo si è però capito alla metà del primo tempo quando, complice un intempestiva uscita di Cinghio e un poco rapido giro di marcature, l’enorme punta rivale ha infatti trovato lo spazio per battere Ale da posizione defilata, azzeccando lo spiraglio giusto vicinissimo al secondo palo. Lo svantaggio non ha in ogni caso messo in ginocchio Degio e compagni i quali anzi, nel giro di cinque minuti, sono andati due volte vicinissimi al pari. In entrambi i casi è stato Paolo a sfiorare il punto. Nel primo ha peccato di precisione e, probabilmente tradito da un rimbalzaccio della palla, ha fallito un comodo appoggio da pochi passi dalla porta. Nel secondo s’è invece dovuto arrendere davanti al guizzo del portiere avversario, bravo a disinnescare una sua conclusione a botta sicura. Gol fallito, gol subito: Cinghio ha sbagliato un anticipo (e s’è infortunato) e la punta avversaria, tutta sola, ha avuto il tempo per prendere la mira e bucare Ale per la seconda volta. All’intervallo era la rabbia per il risultato bugiardo il sentimento che prevaleva. E ancora il peggio doveva arrivare. La ripresa si è aperta infatti con una clamorosa doppia traversa (colta con un solo tiro) da Tibi. Nonostante le continue sfortune – e mentre la puzza di bruciato si faceva sempre più insistente - l’Aurora ha continuato ad aggredire l’Olcellese, senza però riuscire a graffiare. E così, al 10’, da una rimessa laterale, la punta rivale ha trovato l’eurogol che ha probabilmente segnato la contesa. E dire che, qualche giro di lancetta dopo aver incassato il triplo svantaggio, i gialloblù hanno avuto una nuova grande occasione per rimettere in discussione le sorti del match: fallo di mano a centrocampo del “mediano” rivale, secondo giallo ed espulsione. Punizione battuta da Tibi e, incredibilmente, palo, palla che corre veloce sulla riga per poi uscire dallo specchio della porta un attimo prima dell’intervento decisivo di Paolo. In inferiorità numerica i biancoblù hanno avuto, per assurdo, la vita più facile: chiusi dietro, sono infatti riusciti a sfruttare gli spazi per il contropiede e così hanno potuto arrotondare facilmente il punteggio. Sullo 0-5, dopo che almeno un altro paio di conclusioni s’erano spente d’un soffio sul fondo, l’Aurora ha trovato almeno il gol della bandiera. Guizzo di Pol, fallo e rigore. Lo stesso fantasista va sul dischetto e... traversa. E meno male che sulla ribattuta ancora Pol è il più lesto a riprendere e può beffare il portiere rivale. Finire a bocca asciutta, viste le tantissime occasioni create, sarebbe stato davvero incredibile.

PAGELLE OLCELLESE - AURORA CASTIGLIONE

ALE 6 – Incassa cinque gol senza avere colpe evidenti. Forse avrebbe potuto fare di più sul primo (anche se la conclusione della punta biancoblù è stata veramente precisa) e sul quarto. Solo forse, però. Pur da arrugginito fa infatti la sua figura. Mezzo punto in meno per aver tirato avanti l’orologio di... due ore e per essersi presentato al Pastori alle 7.30. Un matto.
CINGHIO 4.5 – Passi l’errore che ha portato al primo gol, passi anche l’intervento maldestro che ha causato il secondo gol: una giornata storta può capitare anche ai migliori. Quel che è imperdonabile è, però, il tentativo di avvelenamento tramite gas perpetrato nel bagno comune prima della gara: qualcuno dei nostri, come anche l’attaccante dell’Olcellese, ha rischiato di rimanerci secco...
CAMILLA 6.5 – Duttile tatticamente, si impegna con costrutto da secondo difensore. Come al solito in mezzo al gioco della squadra, trova anche il modo di rendersi pericolosissimo al tiro. Cala nell’ultimo quarto d’ora. Quasi logico, visti i ritmi della contesa...
ROBY 6 – Non dispiace lì, largo sulla sinistra dove riesce, tra una sgroppata e un calcione, riesce a mettere al servizio della squadra la sua solita grinta e un carattere invidiabile. Anche lui protagonista di un intenso prepartita al bagno.
TIBI 6.5 – Segue a uomo un avversario sgusciante. E lo annulla quasi del tutto. Poi si diletta a recitare nel ruolo di cecchino. Tira – e anche bene - da tutte le parti, su azione e su palla ferma. Però non è un granché fortunato: prende due traverse (con una conclusione sola) e un palo. Mezzo punto in meno per l’abbinamento mutande rosa maglietta lilla e, soprattutto perché, ricordatosi di un’inderogabile impegno milanese, ha lasciato a piedi Mirko e Degio.
POL 5 – Gioca in condizioni difficili, reduce da una serata brillante e da un veloce sonno in macchina, nel parcheggio del cimitero di Venegono Superiore. Che non sia al meglio lo si capisce appena prima della gara quando, per formulare una frase di senso compiuto (voleva chiedere il nastro per fermare calzettoni e parastinchi), ci mette quindici secondi buoni. In partita si sbatte. Copre anche più del solito ma è palesemente privo di lucidità. Fallisce almeno due o tre palle gol ghiottissime. Occasioni che, trasformate, avrebbero potuto cambiare il volto dell’incontro.
DEGIO 6.5 – Sgomita in mezzo ai rognosi difensori rivali riuscendo, con un costante lavoro di fisico, a mettere palloni invitanti sui piedi di chiunque abbia la voglia, lo spazio e il coraggio di tentare la conclusione. Non ci si ricorda un solo suo tiro. E forse questo è un punto sul quale il mister, negli allenamenti, dovrà lavorare...

CUSCU 6 – Bella novità là dietro. Certo in marcatura non è reattivo e pronto come Cinghio o Uli. In fase d’impostazione però è di tutt’altra categoria rispetto ai due sopracitati. Potrebbe, in futuro, rivelarsi cambio preziosissimo.
DAVIDE 6 – Sostituisce Roby sulla fascia meno battuta da quelli dell’Olcellese. Se la cava egregiamente in copertura nelle rare sortite offensive dei rivali. Meno bene davanti dove, col suo “piede”, avrebbe potuto e dovuto fare di più. La sufficienza comunque, almeno per lo sforzo fatto nel rispondere alla convocazione all’alba, se la guadagna.
CAMPA 6 – Si sbatte per un quarto d’ora scarso, nel quale la squadra, sbagliando, gli chiede di fare il gioco di Degio. Lui si adatta in silenzio e per questo andrebbe premiato, anche se, probabilmente, per rendere al meglio dovrebbe essere messo in condizione di operare faccia alla porta.
GIRA s.v. – Costipato.

MISTER IGGIU 6.5 – La squadra gira. E anche bene. Lui di sicuro non ha colpa per gli errori individuali, di mira, tempismo o posizione. Dovrà, in futuro, ingegnarsi per trovare un gioco alternativo al classico palla al Degio appoggio e tiro: nelle partite come quelle di Olcella una variante potrebbe risultare decisiva.
SATANA 5 – Serio, pacato, preciso. Si vede che anche per lui è domenica mattina.

martedì 22 marzo 2011

CRONACA AURORA CASTIGLIONE - POLI SANMACARESE

CASTIGLIONE OLONA – È stata una buona Aurora Castiglione quella che, nel tiepido pomeriggio di sabato, ha messo alle corde la quotatissima Polisportiva Sanmacarese, campione d’Italia in carica, centrando un lusinghiero 2-2. Contro i forti gialloverdi i gialloblù hanno firmato una prestazione convincente, dimostrando d’avere le qualità per giocarsela con tutte le avversarie. Hanno messo in mostra anche qualche difetto, questo è vero; nulla di incorreggibile però e se sapranno lavorarci su, in futuro potranno davvero raccogliere grandissime soddisfazioni.
La gara contro la “Poli”, attesa da tempo, s’è subito rivelata complicata per Degio e compagni, partiti contratti – forse spaventati dal curriculum dei rivali – e penalizzati da uno schieramento che vedeva Tibi piazzato a fare la seconda punta e dal solito quarto d’ora d’insofferenza di Giulio. Così, pur senza strafare, dopo un paio di affondi pericolosissimi, la Sanmacarese è passata. Bello spunto sulla destra dell’esterno gialloverde, cross e intervento scomposto di Cinghio in area: mano e rigore ineccepibile. Battuta perfetta con Omar che intuisce ma non ci arriva e 0-1. Un provvidenziale time-out, il cambio Paolo-Tibi e un atteggiamento finalmente propositivo hanno in ogni caso subito stoppato la caduta degli all-blacks locali: già nella seconda parte della prima frazione l’inerzia della gara è infatti cambiata. A prendere in mano il pallino del gioco è appunto stata la truppa di mister Iggiu, la quale, condotta da un Paolo imprendibile e scossa dall’avvicendamento Ulisse-Roby ha cominciato a mettere il naso dalle parti dell’estremo difensore rivale e ha subito sfiorato il gol con una gran conclusione da lontano di Giulio, fermatasi sulla traversa (e riga). L’intervallo ha poi ulteriormente aiutato l’Aurora e “svuotato” la Polisportiva. Nella ripresa, infatti, si è vista tutta un’altra contesa rispetto alla prima frazione. Quelli forti, i campioni, sono sembrati infatti i padroni di casa. Corti, convinti, cattivi il giusto, Omar e soci hanno sovrastato l’avversario, costringendolo a un’affannosa difesa del vantaggio. E peccato che mira, fortuna e portiere gialloverdi non siano stati dalla loro parte: almeno tre, quattro conclusioni dalla distanza di Paolo e un colpo di testa del Degio non sono infatti andate a segno solo per un soffio. Quando sembrava che la porta della Sanmacarese fosse inviolabile, protetta da una qualche stregoneria, ecco che è arrivato il pari. Poco oltre la metà del tempo, l’ennesima mischia accesasi nella area ospite si è chiusa con un maldestro tentativo di rinvio della difesa. Risultato: palla in faccia al 5 della Poli e autorete. L’equilibrio è durato poco: la pressione dell’Aurora è infatti aumentata e, dopo un altro paio di occasioni gettate alle ortiche, si è concretizzata nella rete dell’incredibile vantaggio: batti e ribatti in area, palla a Giulio appostato al limite, conclusione per nulla imprendibile che passa in mezzo a mille gambe e finisce in fondo alla rete. L’impresa è a quel punto parsa alla portata ma i gialloverdi, spinti da un moto d’orgoglio, hanno trovato la forza di tentare l’ultimo assalto. Durante la ripresa i campioni d’Italia avevano colpito una traversa e impensierito solo un paio di volte Omar, sempre attento e per questo la loro offensiva non ha spaventato troppo. E invece, proprio come con il Gasch, un regalo del fin lì perfetto Paolo ha costretto i locali a inginocchiarsi. Tre settimane prima era stato un retropassaggio avventato, sabato un tentennamento in area. Palla persa. Fallo. Rigore. Gol. L’occasione per acciuffare i tre punti contro chi portava lo scudetto sulla maglia è così sfumata. La bella figura è però rimasta. Speriamo sia un punto di partenza sul quale costruire qualcosa di importante.

PAGELLE AURORA CASTIGLIONE - POLI SANMACARESE

OMAR 6 – Condizionato dai guanti nuovi, colleziona due, tre uscite da brivido. In generale poco impegnato, sa comunque rendersi utile volando a disinnescare le rare conclusioni pericolose avversarie.
CINGHIO 6 – Maestro dell’anticipo, soffre ancora troppo quando il suo uomo lo punta palla al piede. Rispetto alla contesa d’andata, quando vide i sorci verdi, fa un figurone. Peccato per quel braccio galeotto che, nel primo tempo, regala un rigore alla Sanmacarese...
TIBI 6 – Spaesato nel primo quarto d’ora, quando agisce da seconda punta, torna a farsi valere una volta riportato al ruolo di secondo difensore. Regala solidità, chiudendo le porte in faccia all’avanzata rivale e si toglie anche lo sfizio di tentare, in un paio di occasioni, pericolose sortite offensive. Si arrende ai crampi a una manciata di minuti dalla fine. Mezzo punto in più per le calze a rombi sfoggiate nell’ultimissima parte della gara. Mezzo punto in meno per aver respinto, a più riprese, le generose offerte culinarie di Mirko.
GIULIO 6 – Altra gara a due facce. Inguardabile nella prima metà, quando non attacca, corre poco e copre ancora meno. Più che positivo, invece, dopo essersi fermato per un po’ ai box. Tornato in campo si mette infatti al servizio della squadra, rincorre ogni avversario e trova anche il punto del momentaneo vantaggio. Nervoso, allarga le braccia frequentemente. L’ultima volta quando ha scoperto che la doccia era fredda.
ROBY 5,5 – In condizione fisica stratosferica. Corre a velocità doppia rispetto a tutti, anche se non sempre con costrutto. Rischiamo di ripeterci: quando lascerà da parte i cambi di campo e si concentrerà su i passaggi semplici e quando diverrà tatticamente un po’ più assennato potrà diventare un fattore. Deve crescere, l’età però è dalla sua...
CAMILLA 5.5 – Di gran lunga il migliore in campo per 59’30”. Annulla l’avversario più pericoloso e si scopre anche cecchino ispirato, arrivando spesso alla conclusione. Trova il modo di dirigere l’orchestra gialloblù, “cucendo” a meraviglia tra difesa e centrocampo. Come con il Gasch si rovina il pomeriggio con un’ingenuità a un soffio dal triplice fischio finale. Episodi sfortunati...
DEGIO 6.5 – Solissimo per quasi tutto il primo tempo, riesce a farsi valere nella ripresa quando, supportato da una squadra finalmente “corta”, guadagna spazi e serve palloni invitanti per tutti quelli che, piazzati in buona posizione, hanno voglia, carattere e piede per tentare la conclusione. Mezzo punto in più perché, temuto che gli avessero rubato mutande e pantaloni, ha paventato la possibilità di tornare a casa vestito... dalla cintura in su.

ULISSE 6 – Si diletta ad occupare qualsiasi posizione dello schieramento. Sabato ha giocato, con discreti risultati, sia esterno che secondo di difesa. A volte troppo precipitoso, riesce comunque a rendersi utile e arriva anche a al tiro. Si prepari, la prossima settimana gli toccherà la porta...
DAVIDE 6 – Piazzato sulla sinistra, riesce subito a farsi valere. Merito della grande intelligenza tattica e di buone qualità. Peccato abbia un’autonomia limitata.
CAMPA 5 – Materializzatosi al campo direttamente dallo studio de “Il pranzo è servito” non ha la possibilità di mettere in mostra il suo grandissimo bagaglio tecnico. Siede triste in panca, probabilmente anche segnato dall’assenza della “sua” spalla Mrsic, compagno fedele col quale ha spesso disquisito di tematiche sociali.
GIRA 5 – Inforca gli occhiali da sole (ed è raro, credetemi) e la giornata finisce con un acquazzone...

MISTER IGGIU 6.5 – Il metro di giudizio dell’operato di un allenatore sono i risultati. E un apri contro i campioni d’Italia non può certo non essere considerato Ottimo. Formazione iniziale obbligata, cambi azzeccati. Bene.
SATANA 7.5 – Segnala un fuori alzando la mano e non la bandierina, e già questo dovrebbe far capire quanto poco in forma sia. Si rifà alla grande preoccupandosi, come ogni buon reggino o catanzarese, di portare tutto l’occorrente per il pic-nic dopo gara. U pane, a sausizza, a mortadella...

martedì 8 marzo 2011

CRONACA PARTITA CSI GANNA - AURORA CASTIGLIONE

GANNA – Nuova buona prestazione dell’Aurora Castiglione, la quale, con il largo successo firmato sul campo del comunque combattivo Ganna (10-4), ha probabilmente chiuso in anticipo il discorso salvezza. La gara in casa dei valligiani porta qualche record alla stagione dei gialloblù. Un primato è quello delle reti segnate: mai quest’anno, Giulio e soci erano infatti arrivati a toccare la doppia cifra. Un altro, poco edificante, è quello del più rapido gol subito (si dirà così?): dal fischio d’inizio allo svantaggio sono infatti passati, chessò, quindici secondi. È proprio un avvio disastroso a dare il la a una giornata che, vuoi per il clima primaverile, vuoi per l’atmosfera festosa, in molti, tra i nostri eroi ricorderanno per un sacco.
Torniamo alla cronaca: prima dell’incontro si avvisa Pol: “Attento al loro 7, è quello che fa gioco. È tuo compito bloccarne sul nascere le iniziative”. Risposta affermativa del folletto il quale, pronti, via, si dimentica di marcare il suo uomo e permette ai biancoblù di trovare l’immediato vantaggio. Quest’Aurora è però davvero troppo convinta per il Ganna e, nel giro di una decina di minuti, riesce a ribaltare la situazione. Merito di Roby caparbio nell’andare in pressing alto, nel recuperare palla e nel realizzare da pochi passi il punto del pari e merito anche del Degio, bravo a trovare il 2-1 con un facile tocco sottoporta. I padroni di casa ci mettono tanta buona volontà – e a volte si dimostrano anche pericolosi – ma peccano clamorosamente nella fase difensiva. E così praticamente a ogni ripartenza i gialloblù arrivano in porta. Il risultato rimane per un po’ bloccato solo a causa di un paio di errori grossolani del Degio, il quale tuttavia, una volta aggiustata la mira, raddrizzato il piede e messa a posto la testa (solo in senso figurato, purtroppo), trova il modo di dare dispiaceri al portiere locale, arrivando già prima dell’intervallo alla tripletta personale. Le discese sulla fascia di Davide, l’ottimo impatto sulla gara di Paolo e Ulisse, il solito sostanzioso contributo di Tibi aiutano l’Aurora a tenere a distanza la rivale, la quale, comunque, per almeno quaranta minuti si dimostra viva, arrivando a “spaventare” i gialloblù sul 2-3 e 3-5. Una nuova accelerata nella seconda parte della ripresa permette tuttavia ai ragazzi di Castiglione di chiudere definitivamente la pratica. Alla fine si contano i gol del Degio (3), di Giulio (2), di Campa, Tibi, Pol, Davide e Roby. Non male per una squadra che nel girone di ritorno sta correndo a velocità folle (cinque vittorie e solo due sconfitte, trentatre gol fatti e diciannove incassati) e che, fosse stata più attenta – e avesse potuto contare su Tibi fin da inizio anno – adesso potrebbe addirittura partecipare alla volata per il secondo posto. Non male per una compagine al primo anno d’Eccellenza. Non male per un gruppo che, nonostante le difficoltà, ha saputo guadagnarsi la salvezza con larghissimo anticipo.
E dire che qualcuno, probabilmente frustrato (o frustato?), non molto tempo fa ha usato queste parole per descriverci: “Fatto sta che abbiamo perso contro la peggior squadra che il mondo conosca. Scarsi come pochi e le cui armi migliori sono la parola e la provocazione. Non di certo l’attaccante…quello che fa rabbia è che noi ci siamo cascati per la seconda volta, e così quest’anno abbiamo perso ben sei e dico sei punti contro una compagine che non merita nemmeno il rispetto”.
Forse ora un pizzico di rispetto ce lo siamo guadagnato.

PAGELLE CSI GANNA - AURORA CASTIGLIONE

GEGÈ 6.5 – Non impeccabile in occasione di almeno uno dei gol avversari. Si rifà con un super intervento nella ripresa, quando ancora la gara non era andata in archivio. Prezioso.
CINGHIO 5.5 – Altra prestazione priva di sbavature, quasi perfetta. Certo, non marcava Cristiano Ronaldo! Meriterebbe almeno 6.5, gli do l’insufficienza perché, masochista, mi piace prendere parole all’allenamento del mercoledì.
TIBI 6 – Meno impetuoso e imprendibile di altre volte. Si limita a dirigere l’orchestra ma lo fa al meglio, coordinando alla perfezione l’attacco di ogni strumento. Si leva lo sfizio del gol, ma questa, ormai, è una consuetudine. Mezzo punto in meno per aver iniziato il Degio ai balletti post gol. Ora non ce li leveremo più dalle palle.
ROBY 7 – Salta per la prima volta un allenamento e, come premio... gioca titolare. Per venti minuti, messe da parte le aperture improbabili, si rivela prezioso cursore di fascia. Attento in difesa e pericoloso in attacco. Costruisce (e segna) il gol del pari andando a pressare sul loro esterno fin sulla linea di fondo. Da applausi.
GIULIO 6.5 – Nel primo quarto d’ora allarga spesso le braccia, in segno di disappunto. Dopo una non pienamente condivisa sosta in panca si rimette però in moto e riesce a regalare ordine e sprazzi di buon gioco. Segna due gol. Uno su punizione (finalmente!) e l’altro, di pregevole fattura, a gioco fermo (almeno così credeva quando ha calciato il pallone).
POL 6.5 – Un gol, un rigore procurato, una manciata di assist, ma anche colpe evidenti sulla prima e sulla terza rete incassata dall’Aurora. Come sempre decisivo da metà campo in su e impalpabile dalla mediana in giù.
DEGIO 6.5 – Si conferma cannoniere di razza, siglando ben tre reti nel solo primo tempo. Sottoporta sbaglia anche molto ma, insomma, non era certo questa le partita in cui era necessario il cinismo.

DAVIDE 6.5 – Entra per Giulio. Schierato inizialmente a sinistra, fatica un po’ a prendere il ritmo e le misure all’avversario. Un provvidenziale cambio di fascia lo libera da pressanti compiti di marcatura e gli permette di riciclarsi uomo assist: due affondi, due cross perfetti, un gol (e un errore grossolano) del Degio. Fa cambiare marcia alla squadra.
ULISSE 6 – Jolly importante, capace di giocare sia in fascia che come ultimo uomo con gli stessi risultati: annullando il “suo” uomo. Mezzo punto in meno per la preoccupante “mania da rovesciata” (ne voleva provare una a mezzo metro dalla nostra porta!!) che lo affligge.
CAMILLA 6 – Esclusa, a sorpresa, dal sette iniziale, si rivela comunque pedina fondamentale, regalando, nella mezzora abbondante giocata, equilibrio e compattezza a una squadra altrimenti molto sbilanciata.
CAMPA 6 – Gli mancano il ritmo partita e anche quella sicurezza che deriva da un impiego costante. Però si batte, anche in zone del campo che non dovrebbero competergli e, in mezzo a qualche errore di mira e a un paio di fallacci degli avversari, trova anche un gol, buono soprattutto per il morale.

MISTER GIRA 6 – Se la squadra vince il mister non ha meriti.
SATANA 8.5 – Frizzate, ispirato, pronto. Raggiunge picchi epici. Il meglio? Il -“Mi presti gli occhiali che domani devo fare una figura di merda?”- rivolto a Giulio negli spogliatoi.

Menzione speciale:
ANDREA IANNUZZELLA MRSIC 3 – In pessima forma psicofisica, regalo di un venerdì da leone. Si distingue solo per il tentativo, vano, di pulirsi le scarpe mentre è in panchina, per la “bella” sciarpa indossata stile Pavarotti e per l’acqua e menta ordinata al Pastori

giovedì 3 marzo 2011

PAGELLE partita Aurora Castiglione - Gash

GEGè 6.5 - Prende tutto quel che può, non facendo rimpiangere il super Omar. Nel finale, dopo un'uscita avventurosa, si leva anche lo sfizio di seminare un paio di avversari sulla fascia.
CINGHIO 5.5 - Tutto bene finché Carlesso fa lo spettatore. Poi tanta sofferenza, nonostante riesca, in qualche modo, a limitare il forte avversario. Ha sulla coscienza il gol del 1-1.
PAOLO 4.5 - Male nel primo quarto d'ora quando, ignorato da Tibi e Giulio, pare un corpo estraneo alla squadra. Meglio, molto meglio, in una ripresa nella quale sa lasciare il segno sia da seconda punta che da secondo difensore. Nel giro di trenta secondi passa dall'essere il possibile eroe della giornata, sfiorando un gol spaziale, all'essere il colpevole della disfatta, con l'erroraccio a due metri da Gegè. Così va il calcio.
GIULIO 4.5 - Un ologramma.
TIBI 5.5 - Sigla il vantaggio, è vero ma è anche colui il quale dà il la all'azione dell'1-2 del Gasch. Sempre positivo da secondo di difesa, non piace da esterno quando, invece di coinvolgere i compagni s'intestardisce in poco proficue azioni personali.
POL 5.5 - Copre più del solito e questa è una sorpresa. Davanti però non riesce a essere un fattore. Come Tibi, trova la via del gol ma sbaglia cercando troppo spesso di saltare l'uomo piuttosto che di “appoggiarsi” sull'attaccante di turno.
DEGIO 5 - Non tocca un pallone. E non solo per colpa sua.
DAVIDE 6 - La miglior Aurora s'è vista con lui in campo. Gioca facile ma gioca bene, garantendo copertura in difesa e profondità nelle azioni d'attacco. Meriterebbe qualche minuto in più...
ROBY 5.5 - Venti minuti di quantità sulla sinistra. Riuscisse, ogni tanto, a fermarsi palla al piede e ragionare, potrebbe divenire un'importante arma tattica. Non “scala” sul secondo gol biancoverde.
CAMPA 5.5 - Non si vede, ma neanche lo cercano. Vale il discorso fatto per il Degio. Per lui mezzo punto in più in quanto più bello.
ULISSE 7 - Spumante e dolcetti sono stati graditissimi.

GIRA 4.5 - Dovrebbe fare le veci del mister. Finisce invece per farne le feci. Parte con la formazione indicatagli da Iggiu e poi si lancia in un turbinio di cambi. Non sempre assennati e non sempre convincenti. Se la squadra gioca male è sempre colpa di chi siede in panchina.
SATANA 7.5 -In casa è sempre “controllato”. Quasi un signorino. Il voto è tutto per i palloni nuovi. Con quelli anche Ulisse pare avere piedi buoni.

CRONACA AURORA CASTIGLIONE - GASH

Brutto stop interno per l'Aurora Castiglione, arenatasi contro il grintoso Gasch proprio a un passo dalla certezza della salvezza. I gialloblù, per l'occasione guidati da mister Gira (alla seconda sconfitta in due gare da coach), non sono riusciti a ripetere le ultime brillanti prestazioni e, contro un avversario compatto e ben messo in campo, sono finiti con la faccia nella terra. In una delle poche contese in cui hanno saputo non andare in svantaggio nei primissimi minuti di gioco Paolo e soci non sono stati capaci di far valere il fattore campo. Contratti, “slegati” e poco incisivi, hanno anzi fatto fare un'ottima figura a una squadra, quella biancoverde, davvero ben organizzata e capace di sfruttare al meglio le poche occasioni create.
Il primo quarto d'ora è stato brutto. I locali, sorpresi dall'intraprendenza ospite, hanno infatti faticato a imporre il proprio gioco. Gegè non ha corso grandi rischi, questo è vero; anche i gialloblù non hanno saputo però offendere, sbagliando ad affidarsi esclusivamente agli spunti personali di Tibi e Pol nel tentativo di far saltare il fortino rivale. L'Aurora ha cominciato a farsi pericolosa solo dopo l'inserimento di Davide, riuscito, puntando sul semplice gioco di sponda ad aprire porte prima sigillate. La pressione dei nostri eroi è aumentata fino al vantaggio, siglato dal solito Tibi con una conclusione nel sette. La gioia per esser riusciti a sbloccare il risultato è durata tuttavia molto poco: il Gasch, affidandosi all’esperto Carlesso, ha infatti trovato il pari già prima dell’intervallo. Nella ripresa i gialloblù hanno attaccato a testa bassa ma lo hanno fatto senza in modo confuso. Non hanno praticamente mai provato a sfruttare le boe Campa e Degio e, come nella parte iniziale della prima frazione, hanno confidato solo in qualche iniziativa personale. In più si sono dimostrati distratti in difesa e, facendosi trovare impreparati in occasione di una rara sortita offensiva rivale, hanno finito con l’incassare l’1-2. Il punto del Gasch ha tuttavia dato la scossa all’Aurora la quale, moltiplicati gli sforzi, ha firmato dieci minuti di grande intensità, trovando il pari con Pol (bello l’assist di Cinghio (lo scrivo solo perché all’allenamento mi ha rotto le palle) e sfiorando in più occasioni la rete del vantaggio. Il meglio di una gara comunque combattutissima s’è visto negli ultimissimi minuti quando i gialloblù hanno prima rischiato di mettere le mani sull’intero bottino e poi incredibilmente terminato il pomeriggio a bocca asciutta. Merito - o forse colpa - di Paolo, vicinissimo a quello che sarebbe stato il definitivo 3-2 con un pallonetto dalla lunghissima distanza (finito sulla traversa) e poi, sciagurato nel servire al centrocampista rivale un assist impossibile da non concretizzare. Zero punti e tanta rabbia. Ci si deve rifare domenica, a Ganna...